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EPOS (European Plate Observing System, http://www.epos-ip.eu.org) rappresenta il più importante e fondamentale programma a lungo termine finanziato dalla Comunità Europea nel campo della Terra Solida. L’obiettivo di tale programma è quello di facilitare l’utilizzo integrato di diversi tipi di dati, risultati e servizi prodotti dalle diverse infrastrutture di ricerca distribuite in Europa per lo studio della Terra Solida. Il programma di EPOS si basa quindi sull’integrazione di diverse esperienze, dalla ricerca alla tecnologia, dalle infrastrutture di ricerca nazionali alle conoscenze informatiche più avanzate e recenti, al fine di rispondere in modo accurato e sostenibile alle richieste della società in campi come i rischi geologici e geofisici e, di conseguenza, al benessere delle popolazioni e dell’ambiente in cui viviamo. La visione di EPOS, infatti, sta nel fatto che le infrastrutture di ricerca nazionali e trans-nazionali aumentino sempre di più l’accesso e l’uso di dati multidisciplinari registrati dalle varie reti di monitoraggio europee, acquisiti durante esperimenti di laboratorio o prodotti da simulazioni complesse ad opera di super-computer.

 

EPOS è iniziato nel 2011 con una prima fase di 4 anni, detta “preparatoria”, in cui le varie comunità scientifiche di molti paesi europei nelle diverse discipline (sismologia, geodesia, geologia, etc.) hanno cominciato a confrontarsi per definire criteri per la creazione e distribuzione dei dati, e dei risultati da essi potenzialmente ottenibili, utili all’intera comunità scientifica. Il successo di tale “fase preparatoria” ha consentito l'avvio di una fase successiva (2015-2019), detta “fase d’implementazione”, in cui le suddette comunità, disciplina per disciplina, stanno procedendo concretamente all’implementazione di quelle procedure utili ad una maggiore facilità nella fruizione dei dati e dei risultati scientifici prodotti dalle diverse infrastrutture di ricerca nazionali.

All’interno dell’Osservatorio Nazionale Terremoti (ONT) esistono principalmente 3 infrastrutture di ricerca che hanno un impatto cruciale e fondamentale in EPOS e nella ricerca scientifica: la Rete Sismica Nazionale (RSN), la Rete Integrata Nazionale GNSS (RING) e il Near-Fault Observatory della Faglia dell’Alto-Tiberina (TABOO).

  • La Rete Sismica Nazionale;
  • L’infrastruttura della RING non è solo rappresentata dalle ormai 200 stazioni GNSS di monitoraggio distribuite su tutto il territorio nazionale e all’estero (Malta e Grecia), ma anche dai centri di acquisizione, archiviazione e disseminazione dei relativi dati e metadati presenti nella sede di Grottaminarda, nonché dei prodotti da essi derivati (soluzioni giornaliere, serie temporali, campi di velocità, campi di spostamento cosismici a seguito di terremoti) utili in diversi campi delle Scienze della Terra Solida.
  • Il Near-Fault Observatory.