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Figure 1 (da Corradini et al., 2020). (a) Mappa dell'Italia meridionale ottenuta dall’immagine MODIS del 27 dicembre 2018 alle 12:20 UTC. La posizione dell'Etna è identificata dal quadrato rosso. (b) Mappa del vulcano Etna con l’indicazione delle telecamere visibili (punti gialli) e degli spettrometri della rete FLAME, utilizzati per la validazione dei prodotti. Nello zoom, sono indicati i crateri attivi: Voragine (VOR), Bocca Nuova (BN), North East Crater (NEC), South East Crater (SEC) e New SEC (NSEC). (c, d) Attività dell'Etna del 24 e 27 dicembre 2018 viste da Enna e Taormina, rispettivamente (crediti Truscia L. e Ponzo C.).

Corradini S., Merucci L., Guerrieri L., Stelitano D., Massimo M., Silvestri M., Lombardo V., Scollo S., Salerno G., Prestifilippo M., Caltabiano T.

 

In questo lavoro verra’ introdotto l’utilizzo della strumentazione satellitare geostazionaria e polare per il monitoraggio in tempo reale dell’attivita’ vulcanica. Come caso studio verra’ considerata l’eruzione dell’Etna del 24 - 30 Dicembre 2018. Tale episodio e’ stato caratterizzato da moderata attività stromboliana, vigorose emissioni di ceneri e gas e da un flusso di lava che si e’ diretto verso la Valle del Bove. Per l’analisi di questa eruzione sono stati utilizzati i dati raccolti da SEVIRI (Spinning Enhanced Visible e InfraRed Imager) a bordo del satellite geostazionario MSG, e di MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) a bordo dei satelliti polari della NASA Terra e Aqua. Tali misure sono state utilizzate per per la caratterizzazione dell'attività dell'Etna in zona prossimale e distale determinando inizio dell'eruzione, tasso di effusione e del volume di lava, altezza della colonna, altezza della nube vulcanica e dei diversi parametri legati a ceneri (massa, spessore ottico e raggio effettivo) e SO2 (massa).
I risultati ottenuti mostrano la capacità dei sistemi satellitari di caratterizzare eventi eruttivi dalla sorgente all'atmosfera in tempo reale durante il giorno e la notte, offrendo così un potente strumento per mitigare rischio vulcanico sia sulla popolazione locale che sullo spazio aereo e fornire informazioni sui processi vulcanici.