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Esempio di come Il turnista sismologo, CAT e tecnico possano collegati da remoto dialogare in meet e visualizzare gli strumenti di sala per svolgere il servizio di sorveglianza sismica e allerta tsunami.

Margheriti L., Quintiliani M., Bono A., Lauciani V., Bernardi F., Lorenzino M. C.

 

Per far fronte alla possibile esigenza di chiudere momentaneamente la Sala Operativa, l’INGV si è attivato per predisporre le infrastrutture che permettano di utilizzare da remoto tutti gli strumenti software necessari per assolvere alle attività di sorveglianza sismica ed allerta tsunami. Il gruppo di ricercatori e informatici appartenenti all’Osservatorio Nazionale Terremoti che gestisce la Sala si è mobilitato per realizzare e fornire al personale turnista strumenti nuovi per lavorare anche da casa.
Tecnicamente i software utilizzati in Sala Operativa sono stati organizzati in dei server virtuali ai quali ci si connette da remoto tramite VNC e attraverso i quali è possibile utilizzare i software necessari per effettuare Il controllo del funzionamento delle stazioni sismiche e garantire l’operatività dei sistemi di archiviazione e localizzazione automatica degli eventi sismici (vedi manuale: https://drive.1d5920f4b44b27a802bd77c4f0536f5a-gdprlock/open?id=1oofox7_A0us415T4fD1gIOoY-g4iHY1BiCaJVdWPqlI).
Il software utilizzato dai turnisti per la revisione delle localizzazioni automatiche, che permette di visualizzare i sismogrammi, leggere i tempi di arrivo delle onde sismiche alle diverse stazioni e calcolare ipocentro e magnitudo, è accessibile in desktop remoto grazie a un lavoro di virtualizzazione e riproduzione delle postazioni presenti in Sala Operativa (vedi manuale: https://drive.1d5920f4b44b27a802bd77c4f0536f5a-gdprlock/open?id=1R2P_64h2ZCMhHBHG5YRZJMpDHaLhhnUz2AwxD7vEM8).
Anche i software sviluppati ad hoc dall’INGV per il servizio di allerta maremoti del Centro Allerta Tsunami sono stati virtualizzati e resi disponibili agli esperti che possono così operare dalle proprie abitazioni (vedi manuale: https://drive.1d5920f4b44b27a802bd77c4f0536f5a-gdprlock/open?id=1uyG_dAx5fWEyJJ0MWpAcpr6fvFvbYqlDxVH-rmFvp00).
Per svolgere il lavoro da remoto i turnisti devono essere dotati di una connessione internet abbastanza stabile e robusta e devono poter entrare nella rete interna della sala Operativa tramite VPN. La connessione internet di ciascuno dipende dalle risorse personali mentre la possibilità di collegarsi ai server del CED di sala operativa è stato reso possibile grazie al lavoro del Centro Servizi informatici dell’INGV. Per chi non dispone di un collegamento internet sufficientemente robusto si è valutata la possibilità qualora fosse necessario di recarsi nella propria stanza nella sede INGV a Roma e svolgere da lì un turno da “remoto-prossimo”.
Dopo aver sviluppato gli strumenti informatici necessari sono stati organizzati dei corsi telematici di formazione, e data la possibilità di esercitazioni per tutto il personale (circa 100 persone) coinvolto, per assicurare che ognuno dei colleghi, possa contribuire allo svolgimento dei servizi di sorveglianza sismica e allerta tsunami.
Il turno da remoto è stato utilizzato a partire da marzo 2020 durante le sanificazioni settimanali della sala operativa ed ogni lunedì mattina alle 8. All cambio della squadra di turnisti in servizio per la settimana per il tempo necessario alla pulizia approfondita degli ambienti, 4-6 tra turnisti funzionari e responsabili INGV comunicano tramite meet con la sala e tra di loro e si collegano a ai server sui quali sono installati i software per svolgere i servizi e prendono in carico da remoto la Sala Operativa.
Si sta procedendo nei mesi di Maggio e Giugno 2020 ad una sperimentazione da parte di alcuni turnisti che si sono offerti per svolgere interi turni completamente da remoto e non fisicamente nella sede di INGV di Roma. Ad oggi tutti i riscontri sono positivi, resta inteso che nessuno può garantire che non si verifichino problemi di connessione in questo caso il turnista dovrà recarsi in istituto.
Queste soluzioni messe in operatività ci aiutano a gestire l’emergenza sanitaria avendo strumenti nuovi per garantire la continuità dei servizi essenziali. Oggi, anche in caso di emergenze sismiche potremmo aumentare numero dei turnisti facendoli lavorare da remoto aumentando l’efficienza del servizio senza mettere in pericolo la salute di nessuno.