Figura 1 - Home page del sito WEB dell’Osservatorio Sismico Urbano di Catania e mappa dell’ubicazione del primo nucleo di 28 stazioni in fase di installazione nel centro storico della città (in verde le 12 stazioni già funzionanti a maggio 2020).
Costanza A.1, Fertitta G.1, D’Anna G.1, Mangiagli S.2, Martino C.3, Prestifilippo M.2, Musumeci C.2, Scarfì L.2, Torrisi O.2, Tusa G.2, Yang W.2, Patanè D.2
1Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Nazionale Terremoti, OBS & Earth Lab di Gibilmanna
2Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Catania - Osservatorio Etneo
3Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Vesuviano
L'Italia è uno dei paesi con la maggiore concentrazione di beni culturali, la cui fragilità architettonica e gli effetti dei cambiamenti climatici, idrogeologici e sismici impongono continui interventi di recupero e manutenzione, che uniscono all’esigenza della conservazione, quella della messa in sicurezza.
Il progetto eWAS, finanziato dal PON R&I 2014-2020, Area di specializzazione PRIN 20152020 “Cultural Heritage” e coordinato da INGV, mira a sviluppare nuove tecnologie per la tutela, conservazione e sicurezza del patrimonio culturale, contribuendo sia alla pianificazione, sia alla gestione dei Beni Culturali del centro storico di Catania. L’obiettivo principale di eWAS è la creazione di un modello di piattaforma di monitoraggio integrata Smart-wireless e ICT in grado di attivare “warnings” a diversi livelli di allarme sulla base delle informazioni derivanti da sistemi di misura terrestre (microsensoristica) e satellitare, integrate da accurate valutazioni sulle caratteristiche costruttive-strutturali e di vulnerabilità ai diversi rischi naturali e ambientali.
Nel progetto è prevista la realizzazione di una rete sismo-accelerometrica urbana, con un numero elevato di stazioni (oltre 50) da localizzare principalmente presso edifici storico-artistici ma anche presso edifici pubblici, scuole, chiese, ospedali, ecc. In alcuni degli edifici storicomonumentali selezionati saranno, inoltre, condotti studi approfonditi di vulnerabilità e un monitoraggio strutturale (SHM).
Per la rete sismo-accelerometrica urbana, sono stati già progettati e realizzati i) un’unità centrale di acquisizione multiparametrica a basso costo, dotata di ADC a 24 bit a 12 canali e di un Single Board Computer (SBC), con diverse possibilità di trasferimento dati (via LAN, Wireless o modem 3G/4G) e ii) un nuovo sensore ibrido velocimetrico 3C ad ampia banda (5s) e accelerometrico con un MEMS triassiale a elevata sensibilità (3.9 µg/LSB) e basso rumore (25 µg/√Hz), derivato dall’ETL3D/5s (Fertitta et al., 2019). Una ulteriore nuova versione di questo sismometro è in fase di realizzazione, il quale prevede l’utilizzo di un accelerometro MEMS triassiale a più alta risoluzione (0.06 µg/LSB) e più basso rumore (0.5 µg/√Hz) rispetto a quello già impiegato. L’SBC ha permesso di dotare la stazione di un sistema di Earthquake Early Warning on-site.
Sono stati già individuati una prima serie di 28 edifici pubblici nel centro storico della città, nei quali a piano terra o negli scantinati saranno/sono posizionate le stazioni. Questi costituiranno il primo nucleo della rete dell’Osservatorio Sismico Urbano di Catania (OSU-CT) e attualmente sono già 12 le stazioni installate (Figura 1). Grazie a questa rete sarà possibile: 1) la produzione in tempo reale di mappe di scuotimento; 2) verificare il funzionamento di un sistema automatizzato di Earthquake Early Warning e 3) valutare i fenomeni di amplificazione sismica locale.
Riferimenti bibliografici
Fertitta, G., Costanza A., D’Anna G., Patanè D., The Earth Lab 5s (ETL3D/5s) seismic sensor. Design and test, Annals of Geophysics, 62, 2019.