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Area di studio. In verde è delimitata la concessione di Angela-Angelina, in rosso le due piattaforme petrolifere. I cerchi blu indicano l’ubicazione dei pozzi per acqua censiti per l’area, mentre la linea blu tratteggiata indica la proiezione in superficie del reservoir

Pezzo G., Albano M, Anderlini L., Cavaliere A., D’Agostino N., Devoti R., Palano M., Polcari M., Randazzo D., Olivieri M., Secreti V., Sepe V., Serpelloni E., Sparacino F., Trasatti E.

 

Le attività del presente contributo si inquadrano nell’accordo tra DGS-UNMIG del MISE e l’INGV 2017-2019 e riguardano la misura e la modellazione della subsidenza in aree dell’onshore e offshore emiliano-romagnolo interessate da attività di coltivazione di idrocarburi (quali estrazione e stoccaggio di idrocarburi, e possibile reiniezione di fluidi). Gli obiettivi principali del lavoro sono stati: messa a punto di procedure di acquisizione e integrazione di dati collezionati con varie tecniche e diversi approcci metodologici per il monitoraggio delle deformazioni del suolo; differenziazione dei possibili contributi naturali e antropici che concorrono alla subsidenza; elaborazione di modelli analitici e numerici della subsidenza, anche per scopi previsionali; valutazione dei limiti e delle prospettive nello studio della subsidenza offshore.
Nell’area di studio sono attive 37 concessioni onshore e 36 offshore, nella zona del mare Adriatico denominata “Zona A”. In particolare, la concessione di A.C. 27. EA (Angela-Angelina) è stata scelta come area di studio per gli scopi del presente progetto, poiché molto prossima (circa 2 km) alla costa, rendendola un caso studio utile alla comprensione dell’impatto delle attività sulle deformazioni del suolo e all’approfondimento delle tecniche di monitoraggio utilizzate onshore per una loro eventuale estensione all’offshore.
Sono stati acquisiti ed elaborati con tecniche multitemporali i dati satellitari SAR dei sensori ERS, ENVISAT, Sentinel-1 e COSMO-SkyMed. Sono stati inoltre elaborati dati GNSS acquisiti da ricevitori ubicati a bordo delle piattaforme petrolifere dell’Alto Adriatico, forniti dal concessionario Eni S.p.A. La stessa società ha fornito dati di livellazione e SAR (sensore Radarsat) per l’area onshore della concessione. A scala regionale, i dati GNSS sono stati elaborati e validati dai diversi centri di calcolo dell’INGV, integrando i dati della rete RING e di diverse altre reti pubbliche e private, utilizzando differenti software. A scala di sito, i dati SAR dei diversi sensori nelle orbite ascendente e discendente, sono stati elaborati in maniera indipendente e cross validati con il dato GPS e le livellazioni. La cross-validazione dei diversi dataset nei periodi di sovrapposizione temporale ha permesso di valutare la robustezza delle varie tecniche adottate e dei risultati ottenuti.
In ultimo, per la concessione in studio, sono stati sviluppati modelli analitici e numerici. Un primo risultato di reservoir ha permesso di riprodurre le serie temporali della subsidenza e deformazione orizzontale da dati SAR, GPS e livellazione negli anni 1992-2018. Il confronto con le serie storiche delle estrazioni ha mostrato una correlazione con la variazione di volume del reservoir. Il modello numerico successivamente sviluppato è stato calibrato col dato di piattaforma e ha permesso di riprodurre le deformazioni osservate lungo la costa.