Oggi video e infografiche ci aiutano a raccontare come funziona la Sala Operativa dell’INGV di Roma e in che modo segnala il verificarsi di fenomeni potenzialmente pericolosi.
Il Calendario dei terremoti contiene i dati dell'Archivio Storico Macrosismico Italiano (ASMI) dal quale sono ricavate le informazioni per ogni terremoto sulla magnitudo stimata (Mw) e sull'intensità massima risentita (Imax) espressa in gradi MCS. E' possibile cosultare il link alla pagina informativa di ASMI per ciascuno evento nel calendario e ove presente anche il link alla relativa pagina del Catalogo dei Forti Terremoti (CFTI5Med). Infine è stato inserito il link agli articoli pubblicati su INGVterremoti.com nella categoria: i terremoti nella storia.
Archivio Storico Macrosismico Italiano (ASMI)
Catalogo dei Forti Terremoti in Italia e nell'area mediterranea CFTI5Med
INGVterremoti
Arrigo “Igo” Caserta ci ha lasciati.
Improvvisamente, e troppo presto.
Igo nasce a Roma, si laurea in Fisica presso l’Università La Sapienza, svolge un Master in Fisica Matematica in “Theory and Mathematical Methods for Analysis and Control of Systems”. Dal 1992 è Ricercatore presso l’ING, quindi dell’INGV.
Nel 2011 è Dottore di Ricerca in Geofisica presso la Charles University in Prague (Czech Republic).
Partecipa alle spedizioni italiane in Antartide nel 1999-2000, 2000-2001, 2003-2004.
Svolge attività di ricerca su tematiche che vanno dalla caratterizzazione della risposta di sito, all’analisi del rumore sismico, alle simulazioni numeriche per la ricostruzione dell’interazione tra le onde sismiche e la geologia di superficie, fino al monitoraggio ambientale e la conservazione dei beni culturali, del patrimonio archeologico ed edilizio nazionale.
Piace ricordare il suo grande impegno e la grande passione per le attività con il Parco Archeologico del Colosseo, con il quale l’INGV ha stipulato un accordo di cui Igo è stato il referente scientifico.
Ma Igo è stato soprattutto un caro collega, uno spirito eternamente giovane.
Lascia un grande vuoto in tutti noi che lo abbiamo conosciuto.
E vogliamo pensare che sia andato via in sella alla sua amata moto… in giro per il mondo.
Ciao Igo!
La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto (Fernando Pessoa)
Fawzi Doumaz
Carissimi,
chi mi conosce saprà che sono sotto un treno; non so se ho perso un Amico o un Fratello, e i suoi figli Ilaria, Lavinia e Francesco (ndr che ci leggono, che ho visto crescere e che mi chiamano anche zio Fawzi) venivano nella nostra stanza per fare i compiti; era un Papà formidabile Igo!! Non so se eri mio fratello maggiore o mio fratello piccolo, sapevi fare i due ruoli con me senza arrabbiarti mai mai mai!!! Igo non sapeva dirmi di NO!
15 anni nella stessa stanza, io ONT e lui all’epoca Roma1; ho fatto di tutto, dopo il nostro trasloco nella nuova ala dell’Istituto, per portarlo con me all'ONT, per averlo sempre vicino, e, per averlo ancora più vicino, l'ho portato dentro l'UF di Telerilevamento Ma non bastava ancora perché abbiamo deciso e creato insieme il nuovo Laboratorio di Geomatica e Geofisica sperimentale (tutto per lui). Tanti progetti insieme: il PON Massimo, l'Antartide (ben 2 spedizioni), la trasferta a Washington per presentare il nostro concept all’ambasciata italiana e alla Banca Mondiale, dopo il successone del progetto PON Massimo. Ultimamente siamo stati nominati al tavolo tecnico del Parco Archeologico del Colosseo (Igo come referente scientifico) e poi i viaggi in Spagna per stabilire alcuni contatti con un istituto di calcolo parallelo, e l’Università di Kore a Enna per collaborare con un'equipe di matematici e modellatori sul tavolo delle deformazioni: Avevamo parecchie idee per integrare geologia, geomatica, sismologia, matematica e per migliorare la resilienza degli edifici del nostro patrimonio artistico e culturale. Tutti i collaboratori erano al 99% studenti che aveva formato lui.
Igo era un fuoriclasse come matematico e un sismologo sopraffino; avevamo trovato la giusta sinergia per mettere le basi a un’attività che stava decollando: proprio questo venerdì era con me in una riunione virtuale con alcuni ricercatori del CNRS di Parigi e altri colleghi per decidere di un Accordo Quadro, e lui contento come una Pasqua mi diceva “a FA faremo grandi cose” e Mò?
Caro AMICO-FRATELLO non abbiamo mai affrontato l'argomento della morte perché eri sempre positivo, costruttivo, per me eri IMMORTALE!!
Non è giusto così! Ma questa è la vita, e lo dico ai suoi figli che stanno leggendo questo messaggio: il Babbo era amato da tutti qui in istituto e non solo qui!!! Vi prego di mettere
Addio Dottor Arrigo Caserta, mi manchi già !!!
Fabrizio Cara
Grazie Fawzi per le tue parole, mi hanno un pò smosso dal mio stato di shock e credo sia giusto farsi forza e dire qualcosa in più su Igo. Ieri è stata per me la giornata più brutta da quando lavoro all'INGV, da circa 12 anni condivido la stanza con lui, quindi in un certo senso ho preso il testimone da te Fawzi. Non sono entrato nella stessa confidenza ed amicizia che hai sperimentato tu ed altri (penso ad esempio a Giuliana Mele) tuttavia mi sento di poter dire che una maggiore confidenza non sarebbe servita per conoscerlo a fondo. Infatti Igo era il contrario della persona riservata: tanti tra noi mantengono separata la propria vita personale da quella lavorativa, è normale sia così. Ecco, con Igo questo non era possibile, lui tutto quello che gli succedeva durante la giornata, fosse di lavoro fosse personale, in un modo o nell'altro te la doveva manifestare. Abbiamo passato tanti momenti a ridere, scherzare, parlare e discutere su facezie ma anche su cose scientifiche. Tante volte mi sono vergognato per non capire fino a fondo quello che mi stava spiegando di matematica o di fisica, nonostante la mia preparazione non troppo dissimile dalla sua, ma lui era andato ben oltre le cose che ti insegnano ora all'Università... Mi rifacevo, e lo vedevo contento, quando potevo aiutarlo in piccole cose informatiche, magari nella scrittura di programmini per me semplici ma che per lui non erano così immediati e questo gli svoltava la giornata, bastava così poco. E' vero che sono stato 12 anni con lui nella stessa stanza, ma è anche vero che Igo è una delle prime persone che ho conosciuto all'INGV dall'ormai lontano settembre 2001, quando discuteva appassionatamente con Rovelli su molti aspetti del suo codice di simulazione 2D. E mi ricordo quando andammo l'anno successivo a Colfiorito per una serie di misure e nel viaggio di ritorno prese in mano il Ducato facendo le curve a 100 all'ora come se stesse guidando la moto. E ricordo, lo ha già fatto Giovanna Calderoni, quella magnifica esperienza all'AGU di San Francisco, quando praticamente ci mise a disposizione la sua carta di credito perchè le nostre non funzionavano più e il cattivo tempo a Washington e New York ci impediva di tornare nei giorni previsti. E poi l'esperienza al Colosseo con quei dati unici che ha acquisito ma con un articolo non facile da scrivere e che da quasi 5 anni non riusciamo a finalizzare. Proprio venerdì mi ha chiesto dettagli su alcune analisi che ho fatto per quel lavoro: "Ormai è pronto, prima della terza dose lo pubblico" mi ha detto ridendo e sapendo un pò di mentire, almeno credo...
Non era una persona semplice Igo, il suo carattere lo portava spesso ad esagerare e se c'era da discutere si discuteva. Anch'io mi sono arrabbiato tante volte con lui... Forse questo suo modo di fare e vivere non lo ha aiutato nella carriera lavorativa come meritava, ma alla fine poco conta. Quello che conta è che lui era una persona vera, si mostrava sempre per quello che era e non aveva mezze misure. Con tutti, al bar, di passaggio o quando meno te lo aspettavi arrivava lui con una battuta, con la risata che ora non sentirò più...
Fawzi, tu hai visto crescere i figli di Igo, io li ho visti maturare dal liceo all'Università. Sono venuti tante volte da noi e quindi è giusto che a loro vada il mio forte abbraccio. Ilaria, Lavinia e Francesco so che già lo sapete ma vorrei ribadire che tra tutte le cose, tra tutte le telefonate fatte ad alta voce che ti mostravano il vero Igo (e di cui ho sempre mantenuto e manterrò il più riservato rispetto), voi eravate in cima a tutto. L'ho visto fare delle ricerche appassionate su dove indirizzarvi per i vostri studi, stampare i libri che vi potevano servire, aiutare tanto Francesco nelle inevitabili difficoltà degli studi e della vita. Ha accompagnato le vostre scelte cercando di darvi il maggior numero di possibilità, quello che ogni genitore dovrebbe fare per i propri figli ma che non tutti fanno. Non vi dico la sua felicità quando dopo qualche vostra decisione "contraria" tornavate alla fine alle sue... "Papà, lo sai che avevi ragione tu?...." mi raccontava con un sogghigno...
Proprio l'altro giorno, le parti si erano invertite: io stavo parlando al telefono con i miei bambini di quello che avevano fatto a scuola e della loro pigrizia nel fare i compiti e lui alla fine "Ah mo' capisci eh, so' affari tuoi..."
Ieri lo aspettavo entrare da quella porta, come sempre in qualsiasi orario, di mattina come di pomeriggio, senza alcuna organizzazione che non fosse la sua. Bastava sentire il corridoio per capire che stava arrivando, un pò per i suoi abiti motociclistici pesanti, un pò perchè Igo si fermava sempre a ridere con tutti quelli che stavano nel corridoio e quindi lo sentivi lontano un miglio... Poi la notizia improvvisa, arrivata così, senza senso... Sono rimasto tutto il pomeriggio come un ebete di fronte alle sue cose, al suo mac con la matita sopra che ancora lo aspetta, con tutti i suoi dischi e device elettronici, la montagna di fogli e libri accatastati. Ora arriverà, dai, è uno scherzo, il solito Igo. No, non è uno scherzo e non riesco a farmene una ragione, ma la vita è anche questa, bisogna andare avanti. Purtroppo per una ragione o per l'altra non siamo riusciti con tutto il gruppo ad aprire quella bottiglia di vino che nel 2004 ricevesti come gadget al convegno di Matera organizzato da Marco Mucciarelli, spero che almeno da lassù insieme a lui riusciate a brindare e a ridere ancora.
Mi tengo queste cose belle di te, mi mancherai tantissimo Igo...
Aybige Akinci
Buongiorno a tutti,
Ieri Andrea Tertuliani mi ha mandato alcune foto di Igo con i diversi colleghi, una era con me, per chiederci il nostro consenso di pubblicarla su sito.
Ringrazio lui che non mi ricordavo quella foto con Igo.
Conoscevo lui da quando sono arrivata in Istituto, piu di venti anni.
Igo era uno dei colleghi con cui ho iniziato a collaborare.
Una persona dolcissima e sempre disponibile.
Ho visto anche crescere i suoi figli e il suo orgoglio di averli vicino, abbiamo pranzato tutti insieme diverse volte a mensa.
Lo vedevo quasi tutti giorni, passando dal corridoio ci salutavamo sempre.
Questi momenti rimanerannò per sempre con noi.
Per me in questo momento è difficile trovare le parole giuste per dare le mie condoglianze e far capire quanto sono vicino alla sua famiglia.
Mi piace molto questa poesia di Emily Dickinson e la vorrei regalare alla sua famiglia
Chi è amato non conosce morte (Emily Dickinson)
Chi è amato non conosce morte,
perché l’amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.
Chi ama non conosce morte,
perché l’amore fa rinascere la vita
nella divinità.
Approda al nostro istituto nel 2004. Grazie al suo cospicuo corredo di patenti viene integrato nel gruppo degli autisti dell’INGV dove si distingue per i suoi generosi consigli su come andavano guidati certi automezzi “speciali” di cui l’istituto si era dotato nel tempo…. “stai attento, se usi le marce ridotte ed il blocco del differenziale, appena abbandoni la strada sterrata devi subito fermarti, disinserirlo e mettere le marce normali” … quante volte l’avrà detto a chi si avventurava in missione.
Nel 2015 finisce il suo status di precario e viene assunto a tempo indeterminato… era felicissimo e contentissimo.
Riservato, educato, a volte quasi schivo è sempre stato animato da una grande curiosità ed ha sempre cercato nuovi spunti lavorativi al di fuori della sua normale routine.
Così pian piano diventa un veterano nelle missioni in Antartide e presto approda anche alle attività del gruppo operativo Sismiko presenziando gran parte delle attività in emergenza sismica.
Nel 2018 animato dalla voglia di crescere e di fare nuove esperienze lavorative, chiede ed ottiene il trasferimento alla nostra Sezione, afferendo al Laboratorio di Sismologia della Rete Sismica Nazionale.
Disponibile a qualsiasi impresa gli venisse richiesta, quando si presentava la necessità le sue parole erano: “… e che problema c’è, ci vado io”….Andrea della Geofisica un giovane uomo dal cuore grandissimo!!!.
Andrea e Lucian insieme ad Amatrice nell'ottobre del 2017
Ciao Andrea,
ho detto arrivederci a troppe persone ormai, mamma, papà, amici stretti e amici lontani. Sei volato via anche tu, come quando volavamo insieme verso l'Antartide o al ritorno da essa, passando periodi assieme oppure dandoci il cambio. Eri sempre disponibile per una risata o una battuta, e ricordo con nostalgia le giornate di cattivo tempo passate nel nostro laboratorio antartico a discutere del bello e del brutto del nostro vivere. Alla fine resta solo il bello, bello avere avuto tempo di stare con te e aver potuto passare del tempo con te. Un vento freddo, un fiocco di neve mi porteranno per sempre il tuo ricordo. Grazie per tutto.
Stefano Urbini
L'ho conosciuto durante una campagna antartica.
Un ragazzo che trasmetteva serenità, riservato e disponibilissimo. Sono addolorato.
Riposi in pace. Condoglianze alla famiglia.
Graziano Larocca
Valentino Lauciani
Mi sembra di sentire la sua voce calda, sempre pacata.
Sonia Topazio
Senza parole…lui molto bravissimo e onesto poi parlando scherzava con me e io ex autista per imparare e conoscere le strade di Roma
ultimo ciao amico grandissimo....sento dolore......
Emanuele Frocione
Carissimi colleghi,
Non è mia abitudine inviare mail se non in occasioni speciali e questa, purtroppo nel dolore, lo è.
Sono addolorato, tanto più quanto inaspettata è stata la scomparsa. Mi sembra impossibile che non lo vedrò più in istituto durante le volte che faccio un salto in sede.
Colgo l'occasione anche per ricordare un altro collega, della sede dell'Aquila, che abbiamo perso anche lui recentemente, Michele Di Savino.
Due vite recise troppo presto.
Mi unisco al dolore delle famiglie.
Angelo De Santis
.....spaccati di vita condivisa a 360 gradi, il tempo passato insieme a lui mi rimarrà tra i ricordi che non dimenticherò, non si è mai tirato indietro a nulla, dopo appena un anno e mezzo è stato pronto per la sua prima installazione complessa in totale autonomia insieme al suo "fratello Fabio" difatti li avevo battezzati Romolo e Remo.
Con sentimento,
Ciccio..
Augusto Bucci
Andrea con la sua passione e professionalità ha rappresentato l'INGV in molte campagne scientifiche in Antartide sia come esperto meccanico, sia a supporto degli osservatori di fisica dell'alta atmosfera. Anche tra i suoi amati ghiacci ha raccolto sempre tanta stima e tanti amici, grazie Andrea!
Gruppo Isacco
Emanuele Casarotti
Mi mancherà quel saluto a tratti serio ma sempre cordiale e amichevole. Quella volta che mi fermasti per raccontare la tua passione per le motociclette...oggi vorrei tanto riavvolgere il "nastro" del tempo e parlarti, conoscerti, chiederti.
Spero un giorno mi darai di nuovo questa opportunità.
Buon viaggio Andrea
Marco Cirilli
Con Andrea, professionalmente, ho effettuato la mia ultima spedizione in Antartide, dicembre 2019. Inutile dire la sua grandissima e preziosa disponibilità a collaborare nello svolgimento delle attività di Osservatorio, sia in Base che presso una stazione remota.
Abbiamo poi condiviso la traversata di ritorno verso la Nuova Zelanda sulla nave oceanografica Laura Bassi, una settimana nei mari più tempestosi del mondo.
Ma per me Andrea non era solo un collega, era un vero amico, buono, gentile, disponibile, un ragazzo dal cuore d'oro.
Ciao Andrea
Alberto Delladio
Vorrei lasciare anche io il mio saluto per Andrea.
Non eravamo molto vicini in ambito lavorativo fino a quando Andrea non è stato un componente delle spedizioni del PNRA in Antartide. Con quella sua partecipazione abbiamo avuto modo di parlare delle sue esperienze in quell'ambito molto particolare e ho avuto modo di apprezzare il suo impegno e la sua determinazione. Andrea ha partecipato alle cosiddette 'Traverse' un attività molto impegnativa che espone i partecipanti al vero rigore dell'Antartide in termini di difficoltà e durezza delle condizioni lavorative. So che si è fatto molto apprezzare dai suoi colleghi sia italiani che stranieri con i quali ha lavorato. Un caro saluto e un abbraccio alla sua famiglia.
Riposi in pace.
Antonio Meloni
Andrea non era solo un collega ma un grande amico. Un animo puro dal cuore d'oro e nobile. Sempre disponibile, volenteroso e con una bontà d'animo ineguagliabile. Sempre sorridente anche nei momenti più bui della sua breve esistenza. Vi racconto uno dei tanti episodi a dimostrazione di quanto fosse disponibile, generoso e umano. Quando il dott. Lippa si ammalò ed era ricoverato lui, prima di venire in ufficio, gli portava tutti i giorni il giornale ma la cosa più amabile e che lo faceva anche nel fine settimana. Partiva da Fiumicino con la sua macchina e andava all'ospedale e non c'era niente da fare anche se Lippa gli diceva che non doveva. Andrea caparbio diceva, “io non posso non andarci il Dott. Lippa è abituato a leggere il giornale e non deve smettere ora”... questo era Andrea
Enza Sorice
Buon viaggio... ragazzino dal cuore buono.
Michela Pisegna